Salerno

Salerno, una delle perle assolute della Campania. La città è una meta turistica assolutamente rivalutata negli ultimi anni, che si propone sia come fulcro storico, artistico e culturale che come centro modaiolo e senza dubbio vivo.
E poi è immerso in una regione, come quella campana, magnifica, ricca di tesori di terra e di mare, tutti da scoprire. I dintorni di Salerno sono un'attrazione, come la città.
E allora andiamo alla scoperta dell'anima salernitana e di tutte le cose da sapere prima di partire.
Cosa sapere
Salerno è conosciuta come la "città delle luci di Natale", la famosa manifestazione Luci D'Artista, che abbellisce la città durante il periodo delle feste; ma il capoluogo campano negli ultimi anni ha rivalutato il suo aspetto e si propone come centro vivace e alla moda che brilla di luce propria.
La prima attrazione di Salerno sono le evidenti tracce artistiche lasciate da una storia millenaria: da questo punto di vista il simbolo della città è sicuramente il già citato Castello di Arechi, costruito in addirittura durante la guerra greco-gotica e poi sviluppato da Arechi II all'interno di un sistema difensivo triangolare, con mura che scendevano fino al mare, che non sarebbe mai stato espugnato. Il castello raggiunse il suo massimo sviluppo nel 1299 sotto gli Aragonesi (vennero costruiti grandi corpi di fabbrica nella zona est), mentre la sua Bastiglia è datata XVI secolo e si deve ai Normanni. Parlando invece di architettura religiosa, la maggior parte delle chiese si trova nel centro storico ed è stata costruita in stile barocco.
Ciononostante l'edificio cristiano più importante di Salerno è sicuramente la sua Cattedrale in stile barocco consacrata a Santa Maria degli Angeli, San Matteo e San Gregorio Magno: è datata IX secolo, la sua forma è ispirata a quella dell'Abbazia di Montecassino ed uno dei suoi elementi più caratteristici è il campanile (aggiunto nel XII secolo, in stile arabo normanno) alto ben 52 metri.
Ovviamente parlare di arte ed architettura significa anche parlare di tradizione e cultura. Salerno da questo punto di vista è nota per avere dato i natali ad intellettuali ed artisti dei più disparato settori e periodi storici: stiamo parlando di centinaia di uomini di cultura, tra cui non possiamo non ricordare quanto meno Alfonso Gatto, poeta salernitano DOC, considerato unanimemente uno dei più importanti protagonisti dell'ermetismo italiano.
Sempre rimanendo in tema poetico è interessante notare come Salerno sia un luogo magico per altri importantissimi autori nostrani: si parla della città sin dai tempi del "Decameron" di Boccaccio (è sede delle novelle "Tancredi e Ghismunda" e "Mazzeo della Montagna"), ma anche in anni più recenti Ugo Foscolo ha deciso di ambientare proprio qui la sua "Ricciarda" (all'interno del già citato Castello di Arechi), mentre Ungaretti ha dedicato buona parte del suo racconto "La pesca miracolosa" alla descrizione del museo archeologico provinciale cittadino.
Dove si trova
Salerno è un capoluogo della provincia campana che conta circa 135.000 abitanti distribuiti in una superficie di 59,85 chilometri quadrati. Sorge su un golfo omonimo che affaccia sul mar Tirreno e che si posiziona tra la Costiera Amalfitana (ad ovest) e la piana del Sele (ad est): il suo territorio, attraversato dal fiume Irno, è molto variegato e passa dal livello del mare ai 953 metri di altitudine del monte Stella.
L'etimologia della parola "Salerno" è piuttosto incerta: il nome potrebbe rimandare ai due fiumi che da sempre la attraversano (il già citato "Irno" o "Erno" e l'attuale fiume Canalone, noto un tempo come "Sale"), così come potrebbe riferirsi al pronipote di Noè Salem o, più genericamente, al sale che caratterizza l'acqua del mare che la bagna.
Certo è però che i primi insediamenti documentati sul territorio di Salerno risalgono al IV secolo avanti Cristo ed agli Etruschi, che sarebbero stati sostituiti dai Sanniti 100 anni dopo e dai romani attorno al 200 avanti Cristo: non a caso ai tempi di Scipione Salerno era già una colonia piuttosto rilevante, che contava circa 300 cittadini ed un porto che avrebbe avuto un ruolo chiave durante la Seconda guerra punica.
A seguito della caduta dell'Impero romano d'Occidente la città sarebbe finita in mano ai Longobardi nel 646 dopo Cristo, prima diventando parte del ducato di Benevento, quindi affermandosi come principato autonomo nell'839: proprio in questo periodo, sotto il controllo di Arechi II e dei suoi successori, Salerno conosce un periodo di grandissimo sviluppo tanto urbanistico (vengono costruite importanti fortificazioni) quanto culturale (come ben dimostrato dalla nascita della Scuola Medica Salernitana). La fine dell'autonomia salernitana è datata 1077, ma la città avrebbe continuato ad avere una posizione più che rilevante sia sotto gli Angioini che sotto i domini successivi dei Colonna e degli Orsini.
Il prestigio di Salerno viene drasticamente interrotto da diversi eventi drammatici databili attorno alla fine del XVII secolo: prima una durissima epidemia di peste datata 1656, quindi due violente scosse di terremoto nel 1688 e nel 1694. Eventi funesti che trasformano la città in un piccolo abitato di poche migliaia di abitanti per almeno un secolo. È durante l'Ottocento, con la nascita della prima area industriale locale, che Salerno torna a crescere, fino ad essere nominata la Manchester delle Due Sicilie con i suoi 10.000 operai distribuiti in 21 fabbriche tessili nel 1877.
Come si vive
Della gloriosa storia industriale salernitana oggi rimane ben poco: l'economia cittadina si fonda infatti principalmente sul commercio e sul terziario, con aziende attive soprattutto nei settori alimentare e metalmeccanico. Impossibile poi non parlare del turismo, una fortissima fonte di guadagno soprattutto grazie alla vicinanza di Salerno con la splendida e celeberrima Costiera Amalfitana.
Parte del successo turistico è dovuto anche alla posizione e al meteo. Il suo clima è tipicamente mediterraneo, con inverni miti ed umidi da una parte (temperatura minima media di 7,3 °C durante il mese di gennaio) ed estati abbastanza calde dall'altra (temperature massime medie di oltre 31 °C durante i mesi di luglio ed agosto).
Salerno presenta un proprio aeroporto (il Salerno-Costa d'Amalfi, situato a circa 12 chilometri dalla centro) e ben quattro stazioni ferroviarie che la collegano alle principali città italiane. Inoltre il suo porto è uno dei più attivi di tutto il Mediterraneo e mette in movimento circa 500.000 passeggeri ogni anno. Anche dal punto di vista stradale la città è più che collegata: è attraversata dall'autostrada A3 ed è collegata alle autostrade A30 ed A16 grazie al raccordo RA02 Salerno-Avellino; è inoltre attraversata dalla strada statale SS18 Tirrena Inferiore, dalla strada regionale 88/b e da decine di Provinciali che la collegano ai più piccoli centri della provincia di cui è capoluogo.
Oggi come secoli fa, la storia di Salerno si mantiene viva anche grazie a svariati eventi che raccontano molte delle sue sfaccettature: i legami con la cultura di cui sopra vengono ad esempio celebrati annualmente con happening quali il "Festival Salerno Letteratura" (manifestazione che coinvolge centinaia di migliaia di presenze) o il "Festival del Cinema di Salerno" (le cui origini risalgono addirittura al 1946). A queste manifestazioni se ne aggiungono diverse altre a tema religioso, alcune delle quali legate a luoghi di cui abbiamo già avuto modo di parlare.
La più importante festività salernitana è infatti la Festa di San Matteo, patrono della città cui è dedicata la Cattedrale di cui sopra: ricorre ogni 21 settembre ed è caratterizzata da una remata a cui partecipano ben 6 equipaggi, oltre che da concerti bandistici e spettacoli pirotecnici.