Recinzione: ci vuole il permesso?
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Autorizzazione comunale e permesso di costruzione per il recinto in legno e lamiera: la licenza edilizia è obbligatoria?
Non molto tempo fa, è uscita una sentenza molto interessante firmata dal tribunale di Roma [1]: il condomino titolare di un posto auto scoperto nel cortile di pertinenza dell'edificio può chiuderlo, ricavandone così un box; può, pertanto, farlo senza dover chiedere prima l'autorizzazione agli altri condomini. Rientra, infatti, tra i suoi poteri quello di servirsi degli spazi comuni per il miglior godimento della proprietà individuale, a condizione però che non ne alteri la destinazione e non impedisca ai vicini di fare altrettanto. E siccome il cortile destinato a posto auto non viene di certo snaturato dalla chiusura di un recinto o di una copertura in lamiera, ecco che tale attività viene considerata lecita. Come già aveva detto in passato la Corte di Cassazione [2], tutti i condomini possono delimitare la proprietà. Leggi sul punto: si può costruire un box sullo spazio auto condominiale?
La necessità di realizzare un piccolo recinto o un box in legno può presentarsi in tante altre situazioni. Si pensi a una sistemazione per cani, cavalli o altri animali. O all'alloggio degli utensili per la coltura del campo (un rastrello, il concime, l'aratro, ecc.). Si pensi anche a un piccolo riparo per gli pneumatici invernali. Di qui, il problema di carattere amministrativo: per realizzare una recinzione ci vuole il permesso? Il problema si pone ovviamente nei confronti del Comune che potrebbe ritenere l'opera abusiva se priva di licenza edilizia. Si tratta del cosiddetto permesso di costruire che l'amministrazione deve sempre fornire prima della realizzazione di opere stabili, che modificano definitivamente e in modo consistente il territorio. Sono le cosiddette "nuove costruzioni" che, al contrario della cosiddetta "edilizia libera", vanno autorizzate (con conseguente pagamento dei relativi oneri alla P.A.).
A fare il punto della situazione e a spiegare se per un recinzione in legno e lamiera ci vuole il permesso è stato, di recente, il Tar Campania [3]. Ecco qual è il parere dei giudici.
- 1 Box in legno: ci vuole il permesso di costruire?
- 2 Permesso di costruire per la recinzione costruita in rete con aste metalliche
- 3 Quando il recinto non richiede la licenza edilizia
Box in legno: ci vuole il permesso di costruire?
Secondo il tribunale amministrativo, il box con pali di legno e lamiera, finalizzato ad offrire alloggio ai cani, non richiede alcuna licenza edilizia. A maggior ragione se si tratta di installazioni precarie realizzate su un terreno agricolo, senza pavimento, con la sola finalità di offrire ristoro agli animali.
Nel caso di specie, un gruppo di volontari aveva realizzato dei box per offrire riparo ai cani randagi in un terreno agricolo messo a disposizione dal proprietario. Contro il conseguente provvedimento di demolizione adottato dal Comune per mancanza di permesso di costruire, il proprietario ha fatto ricorso al Tar.
Ebbene, secondo i giudici, trattandosi di semplici recinzioni metalliche non qualificabili come costruzioni in legno e senza alcuna volumetria, non serve alcuna licenza. I box sono stati, infatti, realizzati apponendo delle lamiere su dei pali di legno ma senza alcuna pavimentazione. Anche questa caratteristica evidenzia la precarietà dei manufatti. Che non richiedono licenze, autorizzazioni e nulla osta paesaggistici.
Permesso di costruire per la recinzione costruita in rete con aste metalliche
Anche per il Tar di Salerno [4] non è necessario il permesso di costruire per realizzare una recinzione in rete e sorretta da aste metalliche, considerando le sue caratteristiche strutturali di sostanziale precarietà e il suo ridotto impatto sul territorio. Si tratta, infatti, di una manifestazione del diritto di proprietà, che comprende il diritto di escludere gli estranei e di chiudere il terreno, diritto previsto dal Codice civile e da tenere distinto dal diritto di edificazione (che, invece, richiede il permesso). Pertanto, tale opera non è sottoposta ad autorizzazioni né se ne può imporre la demolizione.
Quando il recinto non richiede la licenza edilizia
La realizzazione di una recinzione non richiede il rilascio del titolo edilizio (permesso di costruire) solo in presenza di una trasformazione che, per l'utilizzo di materiale di scarso impatto visivo e per le dimensioni dell'intervento, non comporti un'apprezzabile alterazione ambientale, estetica e funzionale. Bisogna, quindi, fare sempre una verifica, caso per caso, delle concrete caratteristiche del manufatto [5].
Il Tar di Firenze [6] ha detto che la recinzione con rete metallica sorretta da paletti in legno non necessita di permesso di costruire. Ai fini della posa di modeste recinzioni di fondi rustici, prive di opere murarie, cioè per la mera recinzione con rete metallica sorretta da paletti di ferro o di legno, priva di muretti di sostegno, non è necessario il permesso di costruire, in quanto entro tali limiti il manufatto rientra tra le manifestazioni del diritto di proprietà.
Viceversa, la realizzazione di un muro di recinzione necessita del previo rilascio del permesso a costruire nel caso in cui, avuto riguardo alla sua struttura e all'estensione dell'area relativa, lo stesso sia tale da modificare l'assetto urbanistico del territorio, così rientrando nel novero degli "interventi di nuova costruzione". In caso contrario, si configura il reato di abuso edilizio [7].