Più autovelox in città

24.09.2020

Le modifiche introdotte dal dl Semplificazioni prevedono anche più poteri per gli ausiliari della sosta e una rivoluzione per la mobilità dei ciclisti. 

Pugno di ferro del Governo contro chi ha l'abitudine di adagiare troppo il piede sull'acceleratore o di lasciare la macchina dove non deve. Tramite il decreto Semplificazioni, in corso di conversione in legge alla Camera dopo il voto favorevole del Senato, sono previste alcune modifiche al Codice della strada che potrebbero aumentare notevolmente le multe per eccesso di velocità o per divieto di sosta.

Il decreto introduce la possibilità di installare più autovelox in città, in particolare anche nelle strade di quartiere e locali, anziché soltanto nelle strade di scorrimento come consentito oggi. A Milano, ad esempio, il Comune vuole aprire degli «occhi di sorveglianza» dove i pedoni possono essere più a rischio, nelle strade che invitano ad aumentare la velocità e nei pressi di scuole, abitazioni, servizi e negozi in cui ci sono degli attraversamenti pedonali maggiormente pericolosi.

Questo significa che cade il divieto, in vigore fino ad oggi, di installare degli autovelox fissi in città, vale a dire dei rilevatori di velocità che non prevedono la presenza della Polizia. Il che vuol dire che, con la riforma del Codice, saranno autorizzate le contestazioni differite, con l'invio della multa a casa anziché con la contestazione immediata dell'infrazione.

Inoltre, gli ausiliari della sosta avranno più poteri di sanzionamento nei divieti di sosta. I dipendenti comunali e delle municipalizzate potranno decidere la rimozione forzata dei veicoli parcheggiati davanti ai cassonetti dei rifiuti o in un punto in cui impediscono la pulizia delle strade, così come nelle corsie preferenziali. Nelle zone a traffico limitato, le telecamere potranno sanzionare i divieti di circolazione, in ingresso, all'interno ed in uscita, nonché il controllo della durata di permanenza all'interno.

A proposito di scuole, il decreto prevede l'istituzione delle cosiddette «zone scolastiche», delimitate con appositi segnali di inizio e di fine. In quest'area, sarà limitata o esclusa la circolazione la sosta e la fermata di tutte o di alcune categorie di auto in certi orari e con modalità stabilite dai singoli Comuni. Saranno, ovviamente, esclusi gli scuolabus e i titolari del contrassegno per disabili. Chi viola questi divieti rischia una multa da 164 a 664 euro e, se recidivo nel biennio, la sospensione della patente da 15 a 30 giorni.

Per quanto riguarda la revisione obbligatoria dei veicoli che scadeva il 31 luglio scorso, si avrà tempo per farla fino al 31 ottobre. Chi, invece, deve effettuare il controllo entro il 30 settembre può circolare fino al 31 dicembre 2020. Infine, se la revisione è prevista entro fine anno, si ha una proroga fino al 28 febbraio 2021. Il tutto per venire incontro agli automobilisti durante l'emergenza Covid.

Novità, infine, per i ciclisti. Grazie a quanto previsto dal dl Semplificazioni, avranno la precedenza se viaggiano sulle strade urbane ciclabili o vi si immettono, anche da luogo non soggetto a pubblico passaggio. Prevista la creazione della strada urbana ciclabile ad unica carreggiata, con banchine pavimentate e marciapiedi, limite di velocità a 30 km/h. Ed ancora, il doppio senso ciclabile su strade cittadine in cui il limite massimo di velocità sia inferiore o uguale a 30 km/h ovvero su parte di una zona a traffico limitato. In pratica, nei tratti citati, le biciclette potranno circolare anche in senso opposto a quello unico degli altri veicoli, lungo la corsia ciclabile per doppio senso ciclabile presente sulla strada stessa. In arrivo anche le corsie bici-bus dove non siano presenti binari del tram a raso e purché il modulo delle strade non sia inferiore a 4,30 metri.

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