Fonti del Clitunno

Il parco naturalistico delle Fonti del Clitunno si estende per diecimila metri quadri lungo la Via Flaminia (tra Spoleto e Foligno) e si trova nel comune di Campello sul Clitunno. Qui si origina uno spettacolo incantevole con le sorgenti sotterranee che sgorgano da fessure nella roccia e vanno ad alimentare il laghetto del parco: un palcoscenico naturale di quello che sembrerebbe un miracolo degli occhi. Lo specchio d'acqua riflette i colori dello scenario circostante insieme ad una vegetazione che tra pioppi e salici piangenti regala al visitatore vera pace interiore.
Imperatori e letterati, tutti pazzi per le Fonti del Clitunno
È storicamente provato come le Fonti del Clitunno rappresentarono fonte di ispirazione per poeti e scrittori rimasti incantati da questo splendido luogo. Da Virgilio che vi ambientò la leggenda dei buoi resi più candidi dalle acque del fiume, a Plinio il Giovane che ne sottolineò la sacralità in una sua epistola.
In epoca romana tutta la zona era ricca di terme e ville costruite sul corso dell'acqua, anche l'imperatore Caligola ne era un frequentatore durante le feste primaverili in onore del dio Clitunno.
In tempi più recenti non mancano gli apprezzamenti di Corot, Lord Byron e Giosuè Carducci che a questo luogo dedicò la sua famosa ode 'Alle Fonti del Clitumno' (un'epigrafe ne ricorda la visita nel 1910).
Le origini romane delle Fonti del Clitunno
Sorgenti sacre e luoghi di culto, gli antichi romani venerarono da subito le acque del fiume così abbondanti da essere navigate per raggiungere la Capitale dell'Impero poi proseguendo con il Tevere. Le Fonti del Clitunno erano dedicate al Dio Giove Clitunno (che personificava il fiume omonimo) e in suo onore furono costruiti vari tempietti in tutta l'area.
Nel 440 d.C. una buona parte delle Fonti venne distrutta da un forte terremoto che ridimensionò l'apporto originale di acqua: ancora oggi il fiume Clitunno rimane una delle sorgenti più consistenti dell'Umbria trasportando quasi 1500 litri al secondo.
L'aspetto attuale arriva solo nella seconda metà dell'Ottocento quando il conte Campello della Spina creò il laghetto, portò gli animali e piantò salici e pioppi. A un chilometro dalle Fonti c'è anche il Tempietto del Clitunno, patrimonio dell'Unesco.
Le Fonti del Clitunno sono aperte tutti i giorni con orari variabili, il biglietto intero costa 3 euro.