Bagnoregio
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Una perla del viterbese, ricca di fascino, storia e anche di mistero. Così si potrebbe riassumere la visita di Bagnoregio e della bellissima "città che muore".
Ne avrete sicuramente sentito parlare di Civita e del suo triste destino. Chi viene qui non può andar via senza fare un salto nel borgo più antico. Ma anche il centro storico comunale ha tanto da offrire, soprattutto in materia di cultura, chiese e musei.
Lasciatevi trasportare dai tesori di Bagnoregio e dei suoi dintorni (come Bolsena, Bomarzo etc etc). Non ve ne pentirete per nessun motivo al mondo.
Cosa sapere
L'attrazione principale di Bagnoregio è Civita. Suggestivo ed affascinante, il piccolo borgo di Civita di Bagnoregio è famoso come "la città che muore". Sospeso su un lembo di tufo, questo comune del viterbese è infatti purtroppo destinato a sparire, perché ciò che lo rende oggi unico, un giorno lo porterà a morire davvero. Meglio allora scoprire cosa vedere a Bagnoregio prima che si completi il "lento sgretolarsi" della rupe su cui sorge, a causa degli agenti atmosferici. Di attrattive per il borgo e per la Civita ce ne sono davvero per tutti i gusti.
Questa bellezza struggente (Civita) si erge su un isolotto di tufo in mezzo al mare dei calanchi e il borgo è unito alla terraferma solo da uno stretto viadotto pedonale di 300 metri. Per entrare nel paese è stato istituito un biglietto d'ingresso (3 € in settimana, 5 € nel weekend), i cui ricavati andranno a coprire i lavori di conservazione.
Una volta giunti, però, le botteghe artigiane, i piccoli ristoranti e gli scorci mozzafiato vi lasceranno davvero senza parole. E' una di quelle destinazioni italiane da visitare almeno una volta nella vita.
Dove si trova
Bagnoregio è un Comune di antiche origini che, facente parte della provincia di Viterbo, nel Lazio. Il Comune è situato nei monti Volsini, a est del lago di Bolsena, tra i valloni del fosso di Lubriano e del Rio Torbido, al confine fra Lazio e Umbria.
In questa zona, sono molte le testimonianze che risalgono all'epoca Etrusca. Bagnoregio fu conquistata dai Romani nel 265 a. C., ma al crollo dell'Impero, l'abitato fu dominato da Visigoti, Goti, Bizantini, Longobardi e Franchi, i quali la consegnarono al potere temporale dei Papi.
In seguito fu infeudata ai Conti Monaldeschi della Cervara, i quali si rivelarono non all'altezza del compito e costrinsero la città alla rivolta, il cui buon esito ebbe come effetto l'instaurarsi del Libero Comune, intorno al 1160. Bagnoregio conosce la predicazione francescana nel Duecento, e regala all'Ordine il Suo secondo fondatore: San Bonaventura.
Nel 1922 un regio decreto muta il nome dal dialettale Bagnorea a Bagnoregio. L'antico Borgo di Civita è un vero gioiello del patrimonio storico-architettonico della zona. Vi si accede solamente con un lungo ponticello che sovrasta la voragine creata dall'erosione e che conduce così alla medievale Porta Santa Maria.
Come si vive
L'economia tradizionale di Regio era basata soprattutto sulle attività rurali, in particolare alla produzione di uva, frumento e olive, sebbene fosse presente anche l'allevamento di bovini e ovini. In seguito i bagnoresi sono riusciti a sviluppare tutte le aree dell'economia: nell'ambito dell'industria si segnalano i settori della plastica e dell'estrazione della pietra. L'afflusso del turismo ha stimolato non poco il commercio.
L'enogastronomia locale è quella tipica della zona della Tuscia e dei colli etruschi viterbesi. Ottime sono le nocciole e le speciali ciliege, inserendole nell'elenco dei prodotti Tipici Nazionali con la denominazione "ciliegia del Celleno", dal nome della frazione di Bagnoregio. Le carni sono molto pregiate e spesso vengono trasformate in insaccati e salumi di alta qualità. Bagnoregio è la patria dei piciarelli, del cinghiale, del fungo porcino e del tartufo.
Nonostante le dimensioni ridotte del comune, vengono annualmente organizzati alcuni eventi, tra cui quello tradizionale della Tonna: corsa di asini con fantino, il quale si tiene a Giugno. Molto atteso è il Civit'Arte ovvero una rassegna di teatro, arte, storia e musica di rilevanza internazionale; si tiene ad agosto.
La Festa del Bosco invece, è organizzata ad ottobre dalla Pro loco ed è una manifestazione molto conosciuta nel centro Italia per la promozione della castagna della Valle. Da non perdere è anche la Fiera del Buon Consiglio, che si tiene la seconda domenica dopo Pasqua, è una delle più antiche dell'alto Lazio. Attualmente è una fiera di merci varie che si svolge nel centro storico.