Bacoli

Circa 27mila abitanti per Bacoli, comune costiero che fa parte dell'area metropolitana di Napoli e che si affaccia sul Golfo di Pozzuoli.
La città, situata nella penisola flegrea, è di origine vulcanica, con la presenza di un allineamento di ben 7 vulcani, 3 remoti e 4 più recenti, parzialmente erosi dal mare e dal vento. Inoltre, nel suo territorio c'è il Lago Miseno, che è in realtà una laguna, una delle sue meraviglie assieme a un altro specchio d'acqua, quello di Fusaro. Qui ci sono inoltre le sorgenti termali di Baia, soggette a fenomeni di bradisismo (il suolo si abbassa e si alza periodicamente).
Il clima è di tipo mediterraneo, in genere inverni miti, brevi e relativamente piovosi, estati calde. Al tempo dei Greci, attorno al VI secolo avanti Cristo, la futura Bacoli era una base militare, riadattata allo scopo dai Romani che la fecero fiorire, rendendola luogo di villeggiatura per i potenti di allora, che si facevano costruire ville lussuose tra marmi e mosaici, sfruttando il potere terapeutico delle acque (si possono infatti visitare le Terme Romane di Baia).
Nel III secolo fu distrutta da Annibale. Mantenne un certo lustro nei secoli successivi ma con la fine dell'Impero Romano e qualche invasione barbarica, la sua fama di città ricca e vacanziera si appannò alquanto. Bisogna aspettare l'anno 600 per un nuovo sprint al luogo, fornito da un gruppo di coloni ebrei provenienti da Napoli, i quali decisero di vivere qui dedicandosi a pesca, estrazione del tufo, coltivazione delle vigne. E il paese riprese quota.
Nel 700 il lago di Fusaro venne usato per allevare cozze e ostriche. Bacoli ha fatto parte di Pozzuoli fino al 1919. Pesca, piccoli cantieri navali, produzione di uva, agrumi e ortaggi sono le voci economiche più rilevanti. Rilevante il turismo balneare, naturalistico-enogastronomico, archeologico.
Tra gli eventi di Bacoli, alla fine di gennaio, un weekend per la Festa del Mandarino dei Campi Flegrei, tra bevande e pietanze che esaltano il profumato frutto. A giugno, la Fiera del sapore Flegreo, stand enogastronomici e mercatini di prodotti tipici. A luglio, diversi appuntamenti golosi e non, con la patronale Festa di Sant'Anna (26), la Sagra della cozza e la Festa del mare di Bacoli, un excursus goloso tra piatti tipici marinareschi e bicchieri di Falanghina, il vino di qui. In agosto, altre sagre che esaltano il gusto, come quella della paranza e del pesce azzurro, servito in cuppetielli saporiti (carta paglia a forma di cono).
Per Natale, da novembre a gennaio, il mercatino di artigianato e prodotti enogastronomici, con la presenza della Casa di Babbo Natale. Per Carnevale, sfilate in maschera di grandi e piccini.
La cucina di Bacoli è quella sfiziosa e saporita partenopea, con tante ricette. Tra queste, da segnalare i fagioli con le acciughe salate, la minestra maritata, di verdure miste con costine di maiale, salsiccia e muscolo di manzo, il tutto rifinito con formaggio grattugiato, soprattutto pecorino.
E poi: la pasta con le cicerchie e la pasta di San Giuseppe, con un sugo fatto di acciughe sott'olio, pinoli, pangrattato tostato. Da provare, calamari e patate (con qualche pomodorino), polipetti affogati (sempre nel pomodoro), il coniglio in gelatina, detta qui liatia, alla base di tante ricette. Ottima la pizza con pomodoro e mozzarella e, tra i dolci, da assaggiare le zeppole di San Giuseppe, il casatiello ricoperto di glassa bianca, il sanguinaccio preparato con il sangue di maiale.
Sono stati i Romani a chiamare così la città, Bacoli, modificando l'originale Bauli, derivante da Boauilia, cioè 'stalla di buoi', gli stessi (forse) che l'eroe Ercole rubò a Gerione, gigante con tre teste, due busti e appena due gambe, per nasconderle proprio qui.
Bacoli è un mosaico di sorprese, e si capisce perché fin dall'antichità i ricchi Romani venivano qui in vacanza, il paesaggio è straordinario tra mare e vulcani, con tutte le suggestioni che può regalare un territorio come quello dei Campi Flegrei. Un incanto che ben descrisse il senatore-scrittore Quinto Aurelio Simmaco in visita qui: "Lasciai quel luogo perché c'era pericolo che, se mi fossi affezionato troppo al soggiorno di Bauli, tutti gIi altri posti che mi restano da vedere non mi sarebbero piaciuti". Tra i rilievi vulcanici modellati dal tempo e dalla natura, grande spazio a tesori archeologici di grande ricchezza. Il clima mite regala ulteriore magia a quella del paesaggio e del passato: un luogo da visitare che esalta tutti i sensi e li soddisfa in pieno.